La Caduta degli Dei: quando il Successo genera Insuccesso
Il Paradosso del Successo: il trionfo che si trasforma in una trappola
La storia insegna come molti grandi personaggi all’apice del successo abbiano conosciuto cadute rovinose e inaspettate.
Condottieri e conquistatori come Napoleone Bonaparte e Pompeo (non voglio citare il malefico dittatore tedesco della Seconda Guerra Mondiale), per non parlare dei più moderni CEO di aziende come Blockbuster, Yahoo, Kodak e Blackberry, o calciatori di grande talento che da super squadre blasonate a livello internazionale militano ora in piccoli club all’estero a causa della loro presunzione, sono solo degli esempi di persone di successo che sono andati incontro alla rovina.
In molti casi, paradossalmente, è stato proprio il raggiungimento di traguardi sensazionali che ha prodotto nel tempo catastrofici insuccessi.
È il Paradosso del Successo.
Nella mia attività di formatore non mi occupo di condottieri o sportivi, ma in più di venti anni ho osservato imprenditori, manager o venditori cadere vittime di questo fenomeno. Perché succede? Perché esiste ed è sempre esistita una tendenza umana a cadere in alcune trappole psicologiche scatenate proprio dal successo:
Autocelebrazione: quando si ottiene il successo, è naturale sentirsi fieri e desiderare di condividere le proprie conquiste con il mondo. Sui social, Linkedin incluso, accade continuamente, specie quando ci si sente in dovere di fare il “bilancio di fine anno”. Certo, te la vendono sempre con una benevola testimonianza tipo “se ce l’ho fatta io, puoi farcela anche tu!”, ma è quasi sempre solo vanteria. Tuttavia, questa autocelebrazione può portare a compiacenza e delirio di onnipotenza, oltre ad infastidire chi non sopporta tanta ostentazione.
Arroganza: è un veleno sottile che può infiltrarsi in coloro che pensano di essere migliori degli altri e di essere invincibili. Questo atteggiamento danneggia spesso le relazioni personali e professionali, almeno con coloro che sono sinceri e che potrebbero essere alleati preziosi. Mentre gli yes-man e gli adulatori, quelli restano sempre nei dintorni, finché penseranno di trarne vantaggio… L’arrogante non ascolta più i pareri e i consigli di nessuno. Si fida solo di sé stesso e delle sue intuizioni, sopravvalutando le proprie idee e le proprie capacità. Perde interesse per la formazione e per il miglioramento continuo e in caso di errori è bravissimo ad incolpare eventi esterni o altre persone.
A volte basterebbe solo ricordare ciò che disse lo scrittore brasiliano Paulo Coelho: “Il successo è il tuo peggior consigliere”. Ovviamente non tutte le persone di successo cadono in queste trappole. Molti sanno perfettamente che il successo non è eterno e che i risultati di oggi non sono garanzia dei risultati di domani.
Per evitare il paradosso del successo, è fondamentale mettersi in discussione, coltivare l’umiltà e la consapevolezza. La consapevolezza dei propri talenti ma anche delle proprie vulnerabilità, oltre che dell’ineluttabile continuo cambiamento del mondo esterno. Ciò che conta è il percorso di apprendimento continuo, di crescita e di adattamento. Mantenere un atteggiamento aperto e rispettoso verso gli altri è cruciale per preservare il successo nel lungo periodo e per affrontare le continue sfide della vita.
Alla fine, il successo è un trampolino, non un’amaca. La vera sfida inizia proprio dopo il successo.
Riccardo Bompiedi
Formatore per manager e venditori del b2b
Mi chiamo Riccardo Bompiedi e dal 1996 lavoro nella formazione di venditori e manager di aziende del b2b industriale, medicale e dei servizi. Sono esperto nello sviluppo delle competenze “hard” e “soft”: non solo corsi di Negoziazione, di Value Selling o di Motivazione e Leadership, ma anche di Piani di Vendita, di Mappatura del Portafoglio Clienti o di Redditività delle Vendite.
I miei clienti apprezzano l’attenzione che metto nel personalizzare gli interventi formativi sulla situazione interna ed il mercato di riferimento, e la mia capacità di coinvolgere i partecipanti ai miei corsi in modo estremamente interattivo e con una sana punta di ironia.
Dal 2019 sono certificato nell’Assessment DISC®.