Il processo di delega come strumento per un business vincente

28 Set 2022 | Leadership

Qual è uno dei migliori strumenti di empowerment all’interno di un’azienda? Senza ombra di dubbio il processo di delega. C’è chi lo reputa semplicemente come l’azione di un manager poco volenteroso di scaricare sui propri collaboratori mansioni che sarebbero di sua competenza. Se anche tu sposi questa filosofia – permettimi di dire – che sei completamente fuori strada.

Il processo di delega va piuttosto considerato come una vera e propria arte, che se applicata nella giusta maniera, porta a consolidare le sinergie all’interno di un gruppo di lavoro, le motivazioni dei membri che lo compongono ed infine la leadership stessa del manager.

Come delegare efficacemente?

Uno degli errori più comuni è quello di pensare che il processo di delega sia affidare banalmente dei compiti o ordini ai propri collaboratori. In realtà è molto di più: cerchiamo di capirne qualcosa di più partendo dal suo significato.

S’intende con processo di delega l’azione di un soggetto, il delegante, di conferire ad un altro soggetto, il delegato, l’incarico di eseguire una prestazione che rientra nel novero delle responsabilità del delegante stesso.

Tradotto in parole semplici, la delega comporta l’assegnazione della gestione di un aspetto aziendale direttamente ad un collaboratore che ne assumerà la piena responsabilità. Essere responsabili non significa esclusivamente rispondere di eventuali esiti negativi legati alla mansione, ma piuttosto avere la libertà di scegliere quale strategia applicare per raggiungere l’obiettivo aziendale condiviso con il manager.

Da questo prospettiva il processo di delega diventa qualcosa distante anni luce dal semplice “ordine” impartito da un capo d’azienda autocratico: attraverso la delega si rinsalda il rapporto di fiducia tra manager e collaboratore, offrendo a quest’ultimo la possibilità di prender parte ad un’esperienza formativa e di mostrare sul campo tutte le proprie competenze ed abilità.

Le fasi del processo di delega

Dopo questa prima infarinatura generale sul processo di delega entriamo ora nel dettaglio di tutte le fasi aziendali che portano il trasferimento delle responsabilità dal manager al collaboratore.

Individuare il delegato

Nella riflessione su come delegare al meglio alcune mansioni manageriali, il punto di partenza è una conoscenza approfondita delle qualità umane e professionali dei propri collaboratori. Infatti, individuare un delegato è tutt’altro che semplice: non è sufficiente essere in possesso delle giuste competenze. Il collaboratore prescelto dovrà essere in grado di reagire in maniera propositiva a situazioni ad alto tasso di stress, dovrà sfoderare capacità di problem solving e dovrà anche stabilire una connessione empatica con tutti gli altri membri del team, affinché riconoscano in lui la nuova autorità acquisita.

Per tale motivo il manager non può far a meno di un’ottima capacità d’ascolto, strumento essenziale per imparare a valutare i propri collaboratori. Il processo di delega è in fondo una forma di condivisione allo stato puro in cui gli attori che vi partecipano sono sostanzialmente sullo stesso piano: il manager individua il delegato, tuttavia spetta a quest’ultimo la decisione finale su accettare o meno l’incarico.

La delega si fonda sulla fiducia ed in un certo senso costituisce una prova per il manager stesso. Numerosi capi d’azienda rinunciano al processo di delega per svariati motivi, come ad esempio il timore di esser considerati poco autorevoli o la paura di veder sovvertite le posizioni gerarchiche. Andare oltre certi limiti è uno step necessario per creare un’ambiente di lavoro orientato alla collaborazione e alla condivisione dei valori e dell’importanza della mission aziendale.

Monitorare e formare

Nel processo di delega il manager “abbandona” alcune delle sue responsabilità per conferirle ad un collaboratore. Questo però non significa che, dal momento della delega in poi, si disinteresserà di certi aspetti aziendali. Nella prima fase del processo continuerà a mantenere un ruolo di supervisore, che non avrà il ruolo di interferire nella gestione del collaboratore, piuttosto di aiutarlo e formarlo laddove necessario.

Inoltre, durante il monitoraggio il manager non dovrà redarguire il proprio collaboratore per i possibili errori compiuti, rischiando di metterlo in soggezione ed influendo negativamente sulla sua autostima. Il suo contributo si costituirà piuttosto come uno stimolo all’autoanalisi per incoraggiare il collaboratore ad individuare da sé gli errori e successivamente correggerli.

Libertà d’azione

Poche righe più su abbiamo ribadito quanto la fiducia sia una componente essenziale nel processo di delega. Tale qualità si traduce nell’ambito pratico in una totale libertà d’azione del delegato. Solo in questo modo il collaboratore si sentirà totalmente responsabile della mansione assegnata.

Come consueto, non verrà meno il consiglio ed un confronto costruttivo da parte del manager, anche se le decisioni operative spetteranno al collaboratore. Il processo di delega lo aiuterà ad affinare le sue abilità, implementandole e mettendole al servizio della mission aziendale.

Il risultato finale del processo di delega condurrà ad un duplice vantaggio: da un lato il collaboratore avrà intrapreso un percorso di crescita formativa e valorizzazione del suo ruolo in azienda, mentre dall’altro il manager potrà ridurre l’onere delle mansioni che gravano su di lui e vantare la presenza nel suo team di una figura professionale affidabile e in linea con la visione aziendale.

Il consiglio per capire meglio tutte le dinamiche che si celano dietro la delega aziendale, è quello di affidarsi ad un’agenzia di consulenza esperta come Overtalent Consulting. Ci occupiamo da anni della formazione di manager e venditori: il nostro team si compone di consulenti provenienti dalle migliori scuole internazionali pronti a mettere al tuo servizio tutta la loro competenza e professionalità. Il nostro obiettivo è il tuo successo!

 

Riccardo Bompiedi

Riccardo Bompiedi

Formatore per manager e venditori del b2b

Mi chiamo Riccardo Bompiedi e dal 1996 lavoro nella formazione di venditori e manager di aziende del b2b industriale, medicale e dei servizi. Sono esperto nello sviluppo delle competenze “hard” e “soft”: non solo corsi di Negoziazione, di Value Selling o di Motivazione e Leadership, ma anche di Piani di Vendita, di Mappatura del Portafoglio Clienti o di Redditività delle Vendite.

I miei clienti apprezzano l’attenzione che metto nel personalizzare gli interventi formativi sulla situazione interna ed il mercato di riferimento, e la mia capacità di coinvolgere i partecipanti ai miei corsi in modo estremamente interattivo e  con una sana punta di ironia.

Dal 2019 sono certificato nell’Assessment DISC®.

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