L’Enigma dei 17 cammelli
L’importanza dello storytelling
Lo storytelling è sempre più spesso una tecnica di comunicazione molto efficace per trasmettere messaggi e informazioni in modo coinvolgente, emozionante e memorabile. Nella formazione aziendale, lo storytelling può essere utilizzato per rendere più interessante e divertente il processo di apprendimento dei partecipanti, rendendo più facile comprendere i concetti proposti e aumentando la loro motivazione ed il loro ingaggio.
Lo storytelling può essere utilizzato in diversi modi nella formazione aziendale. Ad esempio, può essere utilizzato per raccontare storie di successo o di sfida, oppure proporre paradossi o rompicapi, o ancora per fare riflettere ed accendere la fantasia e l’immaginazione.
L’Enigma dei 17 cammelli
Le storie naturalmente devono avere un senso con gli argomenti che si stanno trattando. Uno dei racconti più esemplari è un enigma liberamente tratto da un romanzo del 1938, “L’uomo che sapeva contare” dello scrittore e matematico brasiliano Julio Cesar de Melo e Sousa, noto con lo pseudonimo di Malba Tahan:
Un ricco sceicco, ormai in fin di vita, chiama al capezzale i suoi tre figli per l’ultimo saluto e per dare disposizioni sulla ricca eredità. “Figli miei, come avrete capito sto per lasciare questo mondo. Prima di andarmene ho deciso di spartire tra di voi le mie ricchezze in parti uguali, tranne che per i miei amati e pregiati cammelli:
- A te Hassan, che sei il mio primogenito, spetterà la metà dei cammelli.
- Invece a te, Karim, mio secondogenito, andrà un terzo della mandria.
- Ed a te, Nadir, che sei il più giovane, andrà un nono dei cammelli”.
Così dicendo spirò, con un enigmatico sorriso sulle labbra.
I tre figli compresero presto il motivo di quel sorriso. Quando erano ragazzi, il padre li metteva spesso alla prova con indovinelli o scherzi che lo divertivano molto. Evidentemente il padre aveva tirato loro un ultimo tiro, poiché scoprirono che i cammelli da dividersi erano…17!
Essendo un numero primo, il 17 è impossibile da dividere per 2, per 3 o per 9. E secondo le regole lasciate nel testamento, non poteva essere ucciso alcun cammello o si poteva modificare le quote assegnate, pena la perdita del resto della cospicua eredità.
I tre figli cercarono la soluzione per qualche giorno senza cavare un ragno dal buco, litigando ed insultandosi, finché la loro vecchia tata suggerì di chiamare suo cugino, il saggio del villaggio. Così lo fecero invitare al palazzo per l’indomani al tramonto.
La soluzione all’enigma dei 17 cammelli
Il giorno dopo al calar del sole i 3 fratelli si recarono al recinto dei cammelli per attendere il vecchio saggio. Poco dopo, dalla polverosa ed infuocata strada proveniente dal villaggio, giunse lentamente il saggio con il suo cammello. Senza dire una parola e senza nemmeno guardarli, aprì il recinto e fece entrare il suo cammello.
I tre figli inizialmente rimasero interdetti dal suo strano comportamento e non capirono finché Nadir, il più giovane ebbe un’illuminazione ed esclamò ”Fratelli guardate, ora i cammelli sono 18! Tu Hassan puoi prendertene 9, cioè la metà che ti spetta. E tu Karim puoi prenderti 6 bestie, il tuo terzo. Ed io mi porto a casa la mia nona parte, cioè 2 cammelli!”.
I fratelli compresero subito che la somma dei cammelli così ripartiti, 9 + 6 + 2, restituiva il numero originario, 17. Ne restava uno, quello del vecchio saggio, che sempre senza dire una parola, riprese il suo cammello e si allontanò lentamente, verso la strada di casa.
Ma a chi può servire questa storiella?
- Se sei un negoziatore, potrà farti riflettere su come poter “allargare la torta” da spartire con la controparte, con opzioni e soluzioni “laterali”, anziché focalizzarsi su come dividersi la torta originale;
- Se sei chiamato a trovare soluzioni a problemi apparentemente insormontabili, potrai imparare ad uscire dagli schemi;
- Se sei un manager, un formatore o un coach, ad imparare ad imitare il cammello: entra nella situazione in punta di piedi, contribuisci a far dissolvere il problema ed esci sempre in punta di piedi, quasi senza aver fatto percepire la tua presenza.
Lo storytelling è solo uno degli strumenti a disposizione dei formatori per veicolare messaggi importanti e significativi. Overtalent Consulting offre la propria esperienza per sviluppare le competenze di manager e venditori con interventi formativi studiati ad hoc sulle tue esigenze e quelle del tuo team.
Riccardo Bompiedi
Formatore per manager e venditori del b2b
Mi chiamo Riccardo Bompiedi e dal 1996 lavoro nella formazione di venditori e manager di aziende del b2b industriale, medicale e dei servizi. Sono esperto nello sviluppo delle competenze “hard” e “soft”: non solo corsi di Negoziazione, di Value Selling o di Motivazione e Leadership, ma anche di Piani di Vendita, di Mappatura del Portafoglio Clienti o di Redditività delle Vendite.
I miei clienti apprezzano l’attenzione che metto nel personalizzare gli interventi formativi sulla situazione interna ed il mercato di riferimento, e la mia capacità di coinvolgere i partecipanti ai miei corsi in modo estremamente interattivo e con una sana punta di ironia.
Dal 2019 sono certificato nell’Assessment DISC®.