L’Asta della Banconota

16 Feb 2025 | Non categorizzato

L’Asta della Banconota

Negli anni ’70 l’economista e matematico americano Martin Shubik introdusse un nuovo gioco competitivo: l’asta del dollaro. Detto tra noi, dato che sono passati più di 50 anni e un dollaro non fa così tanta gola, immagina di partecipare con altri concorrenti a un’asta in cui in palio c’è una banconota da 100 euro. Le regole sono semplici: puoi rilanciare con una somma compresa tra i 5 e i 40 euro, e vince la banconota chi avrà fatto l’ultima offerta. E qui viene il bello con un’altra regola: il secondo ad aver fatto l’offerta più alta, verserà la somma senza ottenere nulla in cambio.

Sai che cosa succede quasi invariabilmente? Che si scatena una battaglia per non arrivare secondi, superando anche di 3 o 4 volte (offrendo quindi 3 o 400 €) pur di aggiudicarsi la banconota da 100 €.  (Prova a farlo con i tuoi amici, se vuoi animare – o rovinare – una serata… ma è meglio se metti in palio 5 euro!). Penserai che, se offro 400 € per vincerne 100, forse sono proprio stupido. In realtà entrare in una spirale da cui non riesco più a uscire, solo perché “ho investito troppo per mollare ora”, e innescare una escalation che spesso trascina anche gli altri, è molto più “umano” e frequente di quanto si pensi.

Per alcuni sono tristemente noti l’“Effetto Concorde” e l’“Effetto Vietnam”.

Effetto Concorde

Per chi non lo ricordasse, il Concorde era un aereo supersonico in grado di raggiungere New York da Parigi in 3 ore e 20.  Nonostante il prezzo dei biglietti esorbitante, i costruttori iniziarono a perdere miliardi già agli inizi del progetto, ma per orgoglio nazionalistico di Francesi e Inglesi continuarono in maniera insensata a sperperare fiumi di denaro fino alla inevitabile rovina.

Effetto Vietnam

Quanto all’”Effetto Vietnam”, gli USA mandarono a morire in quel martoriato paese 50.000 ragazzi pur di vendicare i 2.000 caduti iniziali.

Inoltre, senza scomodare chi entra nel loop del gioco d’azzardo o delle macchinette mangiasoldi, ho conosciuto persone che avevano un negozio o un’attività che produceva solo perdite, delle vere e proprie voragini, ma che continuavano imperterrite a mantenere solo perché avevano già investito tanti soldi.

E quante persone arrivano al matrimonio solo perché ormai sono fidanzate da tanto tempo, anche se hanno capito che la relazione è già ora al capolinea e saranno votate a un futuro di infelicità? O che ottengono faticosamente e con grandi sacrifici una laurea che sanno già d’infilare in un cassetto perché hanno capito fin dall’inizio che non lavoreranno mai in quel campo, ma “che fai, butti via i primi anni di studio?”.

La nostra vita è costellata di errori o di risultati che non soddisfano le nostre aspirazioni. Un lavoro che non ci piace più, un rapporto che non ci dà più nulla, un’attività che continua a farci perdere soldi. Per non arrivare alla rovina completa occorre riuscire a fermarsi in tempo e accettare un fallimento. Per farlo serve umiltà, una grande forza interiore e la capacità di buttarsi quella zavorra alle spalle.

L’orgoglio, la mancanza della visione prospettica e le abitudini senza senso possono rovinare la nostra vita.

 

Riccardo Bompiedi

Riccardo Bompiedi

Formatore per manager e venditori del b2b

Mi chiamo Riccardo Bompiedi e dal 1996 lavoro nella formazione di venditori e manager di aziende del b2b industriale, medicale e dei servizi. Sono esperto nello sviluppo delle competenze “hard” e “soft”: non solo corsi di Negoziazione, di Value Selling o di Motivazione e Leadership, ma anche di Piani di Vendita, di Mappatura del Portafoglio Clienti o di Redditività delle Vendite.

I miei clienti apprezzano l’attenzione che metto nel personalizzare gli interventi formativi sulla situazione interna ed il mercato di riferimento, e la mia capacità di coinvolgere i partecipanti ai miei corsi in modo estremamente interattivo e  con una sana punta di ironia.

Dal 2019 sono certificato nell’Assessment DISC®.

Pin It on Pinterest

Share This

Share this post with your friends!